Custodia e manutenzione coperture in amianto – una proposta concreta ideale in caso di censimento e mappatura comunale.

Hai un manufatto contenente amianto in azienda? Per esempio il tetto?

Sei a conoscenza che in Italia non c’è l’obbligo di rimuovere e smaltire l’amianto, vero è che fondamentale rispettare il “Protocollo di corretta custodia e manutenzione dei manufatti contenenti amianto”; obbligatorio anche per chi è in affitto.

Mi occupo di questi aspetti da oltre 10 anni, con oltre 2.000 immobili gestiti con il risultato di “0” esposti, “0” sanzioni, “0” ordinanze.

Da oltre 10 anni affianco imprenditori che tengono il tetto in amianto per svariati motivi (utilizzo dei fondi per investimenti produttivi, mancanza di finanziamento da parte del sistema bancario, mancanza di accesso ai contributi – altro) posizionandoli nella condizione di poter decidere autonomamente quando intervenire.

Desidero evidenziare alcuni aspetti importanti:

Quanto costa rimuovere, smaltire e rifare la copertura?



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per me, è facile comprendere l’orientamento ad investire per uno strumento producente reddito (un prodotto nuovo, un nuovo mercato, una nuova attrezzatura, un nuovo gestionale, assumere un nuovo collaboratore, formazione personale, altro).

Quali sono le sanzioni previste nella Legge 81/08 (multe per i Datori di Lavoro)?




 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come viene elevata una sanzione? Lo sai?

Durante un’ispezione da parte dello ATS PSAL, ATS Igiene Ambientale, ARPA, INL, … viene chiesto dov’è la documentazione relativa alla copertura in amianto?

… panico, mal di pancia, di testa, ansia, noia, stress, tempo perso, …

Generalmente il verbale prevede una sanzione pari al doppio della sanzione minima, l’inizio di un procedimento penale ed un lasso di tempo, solitamente 60gg, per ottemperare alle mancanze.

Entro questo lasso di tempo è tuo onere rendere conto d’aver ottemperato e la sanzione si trasforma nel ¼ di quanto indicato ed il procedimento penale viene bloccato.

Ti risulta? Verifica!

La gestione degli edifici e degli ambienti di lavoro comporta numerose responsabilità, tra cui quella cruciale di assicurare la corretta gestione dei Materiali Contenenti Amianto (MCA). In Italia, la normativa vigente impone ai proprietari di immobili, ai datori di lavoro pubblici e privati, e agli amministratori condominiali di designare un Responsabile del Rischio Amianto (RRA) quando all’interno delle strutture di loro competenza sia presente amianto.

Da Dove Deriva l’Obbligo?

L’obbligo di nomina dell’RRA deriva principalmente dal Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994, il quale stabilisce che il proprietario dell’immobile o il responsabile dell’attività deve nominare una figura incaricata del controllo e del coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali contenenti amianto. Questa prescrizione riguarda tanto le strutture industriali quanto quelle residenziali e pubbliche.

In particolare, il Decreto sancisce che qualsiasi edificio, impianto o struttura in cui siano presenti MCA deve essere sottoposto a monitoraggio costante per evitare il rilascio di fibre pericolose. Questo compito è affidato all’RRA, che deve garantire la sicurezza di lavoratori, residenti e frequentatori dell’edificio.

Quali Sono le Responsabilità per chi Non Nomina un RRA?

La mancata nomina del Responsabile del Rischio Amianto comporta gravi conseguenze legali, che possono essere di natura civile e penale. Le sanzioni previste per il mancato rispetto delle normative variano a seconda della gravità della violazione:

             Sanzioni amministrative: multe fino a 100.000 euro per la mancata adozione di misure di sicurezza adeguate.

             Sanzioni penali: in caso di esposizione a rischio per lavoratori o cittadini, il responsabile può essere accusato di reato di lesioni personali colpose o omicidio colposo con pene che possono arrivare fino a 12 anni di reclusione.

             Responsabilità civile: le vittime esposte a fibre di amianto possono intentare cause risarcitorie nei confronti del datore di lavoro o del proprietario dell’immobile, con richieste di danni che possono raggiungere milioni di euro.

Chi è e Cosa Fa l’RRA?

Il Responsabile del Rischio Amianto è la figura preposta alla gestione dei materiali contenenti amianto all’interno di un edificio, impianto o struttura industriale. Il suo ruolo include:

             Censire e monitorare i MCA per valutare eventuali rischi di rilascio di fibre.

             Coordinare le misure di prevenzione e protezione per lavoratori e residenti.

             Garantire il rispetto della normativa vigente e delle procedure di sicurezza.

             Interfacciarsi con le autorità di controllo e gli enti competenti in caso di ispezioni.

Quali Sono i Requisiti Minimi dell’RRA?

La prassi di riferimento UNI/PdR 152.2:2023, elaborata da UNI in collaborazione con lo Sportello Amianto Nazionale, stabilisce i requisiti minimi per questa figura professionale. In particolare, l’RRA deve possedere:

             Conoscenze tecniche sui materiali contenenti amianto e sui metodi di monitoraggio.

             Competenze normative per garantire la conformità agli obblighi di legge.

             Abilità organizzative e gestionali per coordinare interventi di manutenzione e bonifica.

             Esperienza certificata nel settore della sicurezza sul lavoro e della gestione dei rischi ambientali. 

Cosa propongo?

La realizzazione della documentazione completa, ideale in caso di censimento e mappatura comunale per gestire ispezioni di controllo e verifica, evitare onerose sanzioni e/o ordinanze impreviste.

Cosa si intende per  Garanzia Rischio ZERO*?

Non chiedo di fidarti, sono io che mi fido delle tue capacità di valutazione relative alla bontà ed utilità del progetto realizzato, confermando la mia competenza, affidabilità, trasparenza ed ascolto delle tue esigenze.

Pertanto, svolgo il sopralluogo, realizzo la documentazione completa, la presento e la spiego. Se la valuterai congrua alle aspettative si perfeziona il contratto con il pagamento della fattura (emessa nel giorno seguente); viceversa non si perfeziona l’accordo, me ne vado con la documentazione e mi accollo tutti i costi.

Siamo imprenditori, io micro, ed uno dei nostri talenti è valutare costi e benefici delle situazioni, delle opzioni, delle opportunità che si presentano.
















   



 




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